Tra quindici giorni è arrivato il momento. All'Uto Kulm verranno proiettati film spettacolari di acrobazie aeree o sull'avventura dell'apnea: Il cinema all'aperto in realtà virtuale, che abbiamo già annunciato, inizierà poi sull'Üetliberg.

Finora non era chiaro se l'evento potesse svolgersi nella forma prevista. Gli ambientalisti dell'associazione Pro Üetliberg hanno presentato una denuncia al Comune di Stallikon. L'utilizzo dell'area vicino all'hotel Uto Kulm da parte di fino a 150 persone ogni sera per due spettacoli era eccessivo per la riserva naturale e non conforme al piano di progettazione cantonale dell'Uto Kulm, hanno denunciato nel reclamo di fine maggio.

"Nel frattempo, la commissione edilizia Stalliker ha esaminato questa richiesta ed è giunta alla conclusione che l'evento cinematografico non necessita di un'autorizzazione", spiega su richiesta l'impiegato comunale Roberto Brunelli. In altre parole: Il cinema all'aperto può andare avanti come previsto. La decisione si basa sul fatto che non sono necessarie misure strutturali per le serate cinematografiche.

Verrà utilizzato anche il numero di tavoli e sedie esistenti. "Inoltre, il cinema non si terrà sulla terrazza panoramica, ma nell'area ristorante esterna, dove comunque ci sono tavoli e sedie", spiega Brunelli.

Gli effetti possono essere grandiosi

Margrith Gysel, presidente dell'Associazione Pro Üetliberg, aveva previsto questa decisione. Tuttavia, non siamo d'accordo". Dal suo punto di vista, non è stato chiarito in modo definitivo se l'evento non richieda davvero un permesso speciale. "Per esempio, 150 persone fanno due pellegrinaggi alla montagna ogni sera per un mese. Gli effetti negativi sulle piante e sugli animali dell'area protetta in cui si trova l'Uto Kulm possono essere notevoli", afferma Gysel.

Secondo Brunelli, la commissione edilizia di Stalliker la pensa diversamente. "Il numero massimo di persone presenti all'Uto Kulm ogni sera non cambia a causa dell'esercizio del cinema di realtà virtuale, quindi non è necessaria alcuna autorizzazione", continua Brunelli.

Gysel presume che il cinema in realtà virtuale sia inarrestabile per quest'anno. "Abbiamo deciso di non andare in tribunale".

 

Fonte: limmattalerzeitung