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Gli occhiali VR rilevano tumori o ictus

Uno spin-off dell'Inselspital di Berna utilizza gli occhiali per la realtà virtuale del settore dei videogiochi come strumento di diagnosi medica.

È noto da tempo che una malattia cerebrale influisce sui movimenti degli occhi o sulle reazioni della pupilla, afferma Dominik Senn, CEO della start-up MachineMD. Ma per i medici e gli esperti osservare, misurare e analizzare gli occhi richiede molto tempo ed è soggetto a errori.

In futuro, questo compito sarà svolto da occhiali per la realtà virtuale e da un software che MachineMD sta sviluppando insieme agli specialisti del Centro svizzero di elettronica e microtecnologia (CSEM).

Il CSEM: una storia di successo svizzera che nessuno conosce

Gli occhiali VR sono un dispositivo commerciale di alta qualità sviluppato per i giochi per computer. Due schermi visualizzano uno stimolo ottico, mentre le telecamere monitorano le reazioni degli occhi e delle pupille.

In uno degli otto test complessivi, un occhio viene abbagliato da una superficie luminosa mentre l'altro rimane buio. Telecamere e software registrano le reazioni delle pupille allo stimolo - forse un'indicazione che qualcosa non va nell'elaborazione del segnale nel cervello. Altri test si concentrano sul campo visivo, sulla velocità con cui gli occhi si muovono o su dove guardano.

L'intelligenza artificiale analizza la direzione della visione

Capire dove una persona sta guardando è una sfida importante, spiega Sareh Saeedi del CSEM svizzero. Da tempo si occupa dell'analisi digitale delle direzioni dello sguardo e ha lavorato al software degli occhiali.

A differenza di una macchina fotografica, è quasi impossibile capire dall'esterno cosa l'occhio stia realmente guardando: le differenze fisiologiche sono troppo grandi. Per risolvere il problema, gli scienziati del CSEM hanno utilizzato l'intelligenza artificiale, nota come apprendimento automatico. Hanno addestrato un software speciale con migliaia di immagini di occhi e le informazioni su quale punto dello spazio si trova la messa a fuoco. Il software ha quindi imparato da solo a interpretare correttamente lo sguardo.

Dati sintetici anziché registrazioni di persone

L'elaborazione manuale delle immagini di addestramento richiede molto tempo ed è soggetta a errori, spiega Andrea Dunbar, specialista in intelligenza artificiale presso il CSEM. Invece di immagini di occhi umani, per l'addestramento sono state utilizzate immagini generate da un computer, note come dati sintetici.

Oltre all'efficienza e alla precisione, questo approccio presenta altri vantaggi: Il computer può generare un numero qualsiasi di immagini di occhi affetti da malattie rare e non sono necessari lunghi chiarimenti sulla protezione della privacy.

La prima versione degli occhiali VR sarà lanciata sul mercato all'inizio del 2024. Il software sviluppato da MachineMD è in grado di generare un rapporto che fornisca agli esperti o ai medici un'indicazione di ciò che non va. In seguito, il software sarà anche in grado di diagnosticare malattie come la sclerosi multipla o l'Alzheimer.

Fonte: SRF / MachineMD

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